Le nuove tecniche didattiche – Bruno Ciari


Bruno Ciari
Le nuove tecniche didattiche.
Edizioni dell’asino

Bruno Ciari

Bruno Ciari (1923-1970) si formò a Firenze nella scuola di Ernesto Codignola. Dopo la Resistenza, nella quale fu partigiano, insegnò nelle scuole elementari e fondò il Movimento di cooperazione educativa (Mce). Collaborò ai Cemea e alla Cts, portando avanti il suo impegno per il rinnovamento scolastico ed educativo in campo metodologico e didattico. Collaborò soprattutto a tre riviste, “Scuola e città”, “Cooperazione educativa”, “Riforma della scuola”. Le nuove tecniche didattiche è il suo libro più importante.

All’inizio degli anni cinquanta del Novecento, un gruppo di educatori, insegnati delle scuole elementari e superiori, diede vita al Movimento di cooperazione educativa (Mce), un movimento di educazione alternativo, sulla scia del pensiero pedagogico e sociale di Célestin ed Elise Freinet. Tra i promotori vi era Bruno Ciari, uno dei più importanti critici di un sistema scolastico italiano totalmente ignaro dei bisogni del bambino. Nella sua opera principale, Le nuove tecniche didattiche, pubblicato nel 1961, Ciari propone un’alternativa, l’attuazione di una pedagogia popolare caratterizzata da strumenti didattici che, tenendo conto del nesso esistente tra scuola e società, e rispettando l’individualità del bambino, cercano di liberare la sua intelligenza per lo sviluppo di una personalità autonoma e indipendente. L’alunno non può essere considerato in maniera astratta e schematica, ciò che deve interessare è il modo in cui i suoi bisogni sono socialmente condizionati. La scuola deve essere un ambiente di vita nel quale si possa sviluppare una comunità organica di ragazzi, aiutati ad aprirsi e a comunicare. I fondamenti del pensiero di Ciari tornano oggi fondamentali per gli educatori che vogliono affrontare le sfide e le trasformazioni dell’esperienza educativa.

dalla quarta di copertina

Interessante perché…

Aiuta a scoprire la valenza didattica delle tecniche sviluppate in Francia da Celestin Freinet