Il nuovo Ministro


Nei giorni scorsi, ragionando con chi vive quotidianamente la scuola da professionista emergeva una preoccupazione: ma non è che il nuovo Ministro cambierà completamente l’impostazione della scuola?

Non vale la pena affidarsi ai giornalisti o ai commentatori politici per avere una risposta, perché in questa crisi – così strana – è stato molto difficile per loro evitare le cantonate.

Mi sembra più sensato fare quello che le Indicazioni nazionali propongono come nucleo tematico per la disciplina storia: affidarsi all’uso delle fonti (meglio se di prima mano). No, non conosco direttamente il ministro e non ho amici che lo frequentano. Ma mi ha incuriosito il titolo del suo ultimo libro “Nello specchio della scuola. Quale sviluppo per l’Italia“. Così l’ho recuperato e me lo sono letto tutto d’un fiato (è un libretto molto agile e si legge in due o tre ore senza troppi problemi).

Non voglio spoilerare il libro e penso che un professionista della scuola possa dedicare qualche ora a leggerlo per farsi un’idea personale.

Mi colpisce come il libro riesca a mettere in relazione la scuola e il mondo del lavoro senza cadere negli eccessi riduttivisti di anni passati (la scuola ancella del mondo del lavoro), anzi lo faccia usando come legame i dettami della Costituzione: scuola e lavoro se sono in sincronia aiutano a raggiungere “il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del paese” (articolo 3).

Così come ritengo interessante che il volume tocchi, con uno sguardo intelligente, i grandi temi della scuola: l’autonomia scolastica – purtroppo incompiuta –, il valore della didattica per competenze, la carenza cronica di personale (che origina le cosiddette “classi pollaio”), la piaga della dispersione scolastica, il valore dei diversi percorsi formativi (inclusa la formazione professionale), il non senso della contrapposizione tra materie STEM e materie umanistiche.

Il libro riprende in molti passaggi il lavoro del Comitato di esperti voluto dalla ministra Azzolina per avanzare idee e proposte inerenti alle modalità di riapertura della scuola, dopo la sospensione determinata dal Coronavirus.

Purtroppo il Rapporto Finale del Comitato, dal titolo “Idee e proposte per una scuola che guarda al futuro” e datato 13 luglio 2020, è rimasto non disponibile al pubblico… almeno fino a oggi. In data odierna, a quando pare con l’insediamento del nuovo Ministro, il documento è stato reso pubblico sul sito del MIUR. E anche questa può essere una buona lettura per farsi un’idea della direzione che prenderà questo Ministro.


immagine di copertina di Lalupa – Opera propria, CC BY-SA 3.0 – da Wikimedia